Torno a voi dopo mesi di assenza, che potrei anche giustificare se volessi, ma non devo, chè non mi pagate mica, eh! Forse qualcuno pagherebbe perchè la smettessi con tutte ‘ste fesserie… Allora, facciamo un piccolo bilancio. Il giardino è la solita selva relativa, nel senso che per me è ok ma per l’osservatore esterno è più caotico della danza degli aminoacidi nel brodo primordiale. La differenza sta nell’ottica e nella definizione di “giardino” (già lo so, è la mia che è sbagliata; ma chissenefrega). Oggi vedrò di piantare un paio di fichi e qualche pianta di moscato. Prima che arrivi l’acqua, ho visto le previsioni del tempo e mettono un due settimane di pioggia… allegria. Per ora mi son limitato a far ordine e sistemare i vasi, che non è un lavoro da poco; ogni anno mi dico che son troppi, specialmente in estate richiedono troppe cure, ma poi non riesco ad eliminare le painte, anzi è già molto se non aumentano (diciamo che negli anni in cui son bravo ne aggiungo più o meno quanti ne ero riuscito ad eliminare a fine stagione).
L’orto sotto casa è quasia posto, bieta e cicorione crescono ad un ritmo maggiore di quanto mia madre non sia disposta a cucinarne, le cipolle segnano le file, i carciofi son belli rigogliosi (tranne le solite due piante che si ostinano a seccarsi ogni anno, nonostante le continue sostituzioni), due aiuole son bell’e pronte per accogliere rispettiavmente aglio e insalata da taglio/rucola. I peperoncini sono appesi a seccare. Le cime di rapa hanno avuto il deludente insuccesso di tutti gli altri anni, devo ormai arrendermi all’evidenza dei fatti ed accettare che il terreno del mio orto non è loro congeniale.
L’orto grande, quello distante da casa, è un po’ più problematico di quanto non pensassi. La terra è pesante, differente dal terreno sciolto a cui sono abituato (viziato). Colla finchè umido (e ci rimane moooolto a lungo) e roccia quando è secco. Difficile da lavorare a mano, ma stiamo addivenendo ad un compromesso. i finocchi crescono, tranne quelli vicino allo stradello che sono martoriati dalle limacce (una piaga veramente). I broccoli son giganti e cominciano ad avere qualche noia dalla cavolaia, ma non sembrerebbe nulla di serio. I radicchi son bellissimi, anche loro un po’ mangiati ma nulla di grave. Le fave seminate ad inizio mese son spuntate, ho messo una varietà a seme nero arrivata direttamente dalla Puglia. Se ce la faccio domani semino una fila di piselli, una varietà comprata anni fa da Thompson & Morgan, particolare per l’assenza di foglie; fa fotosintesi col fusto e le stipole. Ho deciso di usare anche in quest’orto il sistema ad aiuole, delimitando strisce coltivate larghe 1,2 metri intervallate da stradelli di 50 cm, per rendere più agevoli le lavorazioni del terreno, visto che son costretto (per scelta) ad effettuarle a mano. Ho preparato dei picchetti in tondino da carpenteria con la punta dipinta di rosso per segnare le aiuole, anche se l’ideale sarebbe avere delle mattonelle da giardino con cui segnare gli stradelli… ma non ho intenzione di investire denaro in questo progetto, visto che l’orto non è mio…
Ultimo esperimento in cucina sono state due confetture: la prima di peperoncini e la seconda di castagne. L’ultima è venuta bene, ed è inutile parlarne (se qualcuno vuole la ricetta non ha che da chiedere). Quella di peperoncini… beh, non è che sia venuta male però… è decisamente immangiabile. Troppo piccante. Non c’è niente da fare, non riesco a trovare un uso per quegli Habanero. Credo smetterò di coltivarli. Forse ho sbagliato ricetta (sicuramente), volevo fare l’uomo duro che non deve chiedere mai ed ho proceduto usando esclusivamente peperoncini e zucchero, a dispetto di quanti consigliavano almeno un 60% di peperone dolce. L’anno prossimo seguirò quest’ultima.
Quest’ultima immagine, a fuoco come sempre, è il peperoncino “Pinocchio’s nose”, anch’esso by Thompson & Morgan, eccezionale per lunghezza quanto scialbo in piccantezza; per la serie non sono le dimensioni che contano.
A breve (sempre contando i miei tempi geologici) conto di proporre una pagina apposita riepilogando le varietà di peperoncino e pomidoro coltivate quest’anno, dando per ognuna consigli e giudizi (per lo più mi limiterò a dire se vale la pena o meno; sto cercando, per motivi di spazio e comodità, di restringere la cerchia…).
Per ora mi pare sia tutto, ciao ciao.
Andea scripsit.